Isole: Guida vagabonda di Roma by Marco Lodoli

Isole: Guida vagabonda di Roma by Marco Lodoli

autore:Marco Lodoli
La lingua: ita
Format: epub
ISBN: 9788858401736
editore: EINAUDI
pubblicato: 2010-10-06T22:00:00+00:00


Le persone che vanno a vedere la partita spesso si dànno appuntamento con gli amici «alla palla», precisando con un sorriso: «Non quella rotta davanti al ministero degli Esteri, quella sana davanti all’Olimpico», perché può capitare di sperdersi tra i diversi testicoli. Nel piazzale della palla sana c’è un mare di gente e di colori, biancazzurri o giallorossi secondo il turno domenicale, e anche venditori di panini imbottiti e di caffè Borghetti, bagarini e celerini. Sono tutti in attesa di salire sugli spalti o di concludere qualche affaretto.

Credo che quasi nessuno faccia caso al pavimento del piazzale, gli rivolge un’occhiata solo chi spegne la cicca sotto il tacco della scarpa. Invece quel grande mosaico, il piú grande di tutta Roma, merita attenzione e vale la pena di passeggiarci sopra in un giorno feriale, o una domenica mattina. È un compendio perfetto della politica e dell’estetica fascista, tutta eroismo e retorica classicità. Milioni di minuscole tesserine bianche e nere formano slogan inquietanti, tipo «Duce, la nostra giovinezza a voi la dedichiamo» o il piú noto «Molti nemici, molto onore», e decine d’immagini guerresche e agonistiche. Sul pavimento si vedono addirittura il camion di una squadraccia sventolare un gagliardetto con la scritta «Me ne frego», e tanti leoni sparsi qua e là, tante gazzelle, a ricordare le conquiste africane dell’Impero. Ma la rappresentazione dei vari sport è veramente bella, i corpi degli atleti hanno una plasticità sironiana, sono elementari e potenti. Ruotando attorno alla palla scopriamo nel tappeto musivo giavellottisti e pugilatori a riposo, tuffatori e nuotatori, fiorettisti e lottatori, ostacolisti e sollevatori di pesi, e persino giocatori di hockey e fantini in groppa a cavalli monumentali. Sono figure realizzate seguendo cartoni disegnati da importanti artisti dell’epoca, Canevari, Rosso, Severini. Purtroppo cominciano a sgretolarsi, perché spesso il pomeriggio quel pavimento diventa una pista di pattinaggio e le rotelle fanno schizzare via le tesserine. E poi cade la pioggia, corre il vento, picchia il sole dell’estate, e il tempo che vola sbriciola anche i corpi piú atletici.



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